MOSTRA “Back To The Mould“

( A tempo indeterminato presso i nostri uffici di Pontedera saranno esposte le opere fotografiche di Matteo Volpi )

Le diapositive, scattate con pellicola 35mm, ritraggono la città di Pontedera e sono state successivamente esposte alla muffa per mesi o addirittura anni.

In alcune immagini, sono visibili tracce della fotografia originale, mentre nella maggior parte di esse le forme e i colori sono stati alterati in modo caotico, spettacolare e creativo un vero remix biologico.

Matteo Volpi

Sono un fotografo indipendente con una vasta gamma di competenze, il cui percorso educativo è stato focalizzato sulla fisica delle particelle, culminando con il conseguimento del Ph.D nel 2010. Tuttavia, fin dalla giovane età, la mia passione per l’arte ha continuato a bruciare intensamente. All’inizio della mia avventura nella fotografia, ho utilizzato una Olympus 35 mm dei miei genitori. Attualmente, posseggo una collezione di oltre 30 macchine analogiche. I corsi di fotografia in camera oscura durante il liceo seguiti da una vasta esperienza nello sviluppo di pellicole hanno arricchito il mio bagaglio tecnico. Insoddisfatto dei limiti della fotografia convenzionale, ho esplorato tecniche multimediali. Con l’avvento delle fotocamere digitali nel 2000, ho abbracciato il loro potenziale e la loro diversità. Tuttavia, la mia mente continua a pensare in modo analogico, conferendo alle mie fotografie uno stile unico. Nel corso della mia carriera, ho presentato numerose mostre e ottenuto riconoscimenti. Inoltre, ho ricoperto il ruolo di fotografo ufficiale per la rinomata band rock spagnola, Mishima. Per alcuni anni, sono stato artista residente al Food Court di Melbourne, uno spazio espositivo per artisti emergenti e affermati. In questo contesto, ho gestito il mio studio fotografico, incluso uno spazio dedicato alla camera oscura, all’interno di un vecchio frigorifero industriale. Ho anche condotto workshop sulla fotografia analogica e digitale. Nel 2017, presso il CERN, il laboratorio più famoso al mondo per la fisica delle particelle, ho collaborato con il collega Jean-Yves Le Meur per creare la collezione VolMeur. Il progetto mira alla digitalizzazione del ricco patrimonio audiovisivo e fotografico del CERN. All’interno di questa iniziativa, ho scoperto centinaia di diapositive dimenticate e danneggiate dal tempo, che ritraevano la costruzione del collider elettrone-positrone degli anni 80. Pulite e digitalizzate, queste diapositive degradate dalla muffa, si sono trasformate in straordinarie opere d’arte, costituendo la collezione VolMeur. Successivamente, fino ad oggi, ho sviluppato la tecnica per coltivare la muffa, creando l’attuale progetto chiamato “Back To The Mould” in onore del classico film “Back To The Future.”